Afte e gengivite: dimentica gli spilli in bocca!
Le afte, comunemente chiamate stomatiti aftose, sono delle lesioni a carico dell’epitelio; possono evolvere spesso in una ulcera dolorosa all’interno della cavità orale causata da una rottura della mucosa. Il dolore può essere intenso e pungente quasi come se si avessero degli “spilli in bocca”, rendendo difficile la normale alimentazione. Se non curate bene, il processo degenerativo può essere ricorrente, cronicizzandosi e causare lezioni multiple che richiedono trattamenti mirati.
Circa 1 persona su 5 sviluppa regolarmente una fastidiosa afta in bocca, responsabile di dolore mentre si mangia, si beve o ci si lava i denti. Il 10% circa della popolazione ne soffre; la buona notizia è che non è contagiosa ma è un campanello d’allarme per ascoltare il nostro organismo
Cause dell’Afte
Le cause della formazione di queste lesioni dolorose sono diverse:
– stress che incide sul sistema immunitario diminuendone la capacità di difesa;
– scorretta alimentazione con una carenza nutrizionale di acido folico, vitamina B12 e ferro;
– alimentazione carente di vitamine e sali minerali;
– lesioni fisiche all’interno della bocca come morsi accidentali (chi almeno una volta non si è morso da solo, mangiando?) oppure una igiene orale troppo aggressiva;
– agenti esterni irritanti o patogeni che infiammano e irritano la mucosa;
– utilizzo di farmaci che causano secchezza delle fauci e alterazione della mucosa orale;
Rimedi naturali contro le Afte
È importantissimo correggere l’alimentazione e iniziare a introdurre tanta frutta e verdura, ricchi di oligoelementi come rame e zinco, funzionali nel rafforzare le proprie difese immunitarie; Migliorare la propria igiene orale utilizzando agenti disinfettanti, che rispettino il ph della cavità boccale e che abbiamo un’azione di protezione.
È possibile agire con rimedi naturali locali e sistemici come:
Echinacea
Azione protettiva a livello sistemico, contribuisce a stimolare i normali processi rigenerativi del sistema immunitario e della pelle, rafforzando la barriera protettiva della mucosa e della pelle
Aloe
In concentrato fluido da assumere a livello sistemico aiuta a detossificare e stimolare la fisiologica riparazione del tessuto leso; a livello locale, i polisaccaridi contenuti al suo interno svolgono un’azione filmogena, idratante e lenitiva dando una immediata sensazione di protezione
Camomilla
Gel a base di camomilla o impacchi a diretto contatto con la lesione contribuiscono ad alleviare il fastidio, calmando l’infiammazione. L’azione del Bisabololo, uno degli attivi della Camomilla, aiuta a calmare l’irritiazione grazie alla sua azione cortison-like risparmiandoci i potenziali effetti collaterali di un cortisone chimico.
Calendula
Si può applicare sulle ferite oppure si può usare, sotto forma di tintura, come collutorio. Anche la calendula determina una velocizzazione nella guarigione delle ferite. Nello specifico essa è in grado di agire sull’incremento della produzione di fibrina. Tutto ciò produce una rapida chiusura delle ferite, una buona formazione di tessuto e un miglioramento dell’equilibrio di idratazione cellulare della pelle. Questi benefici si possono riscontrare soprattutto grazie all’efficienza dei carotenoidi, di cui la calendula è ricca.
Olio essenziale di menta piperita
dona un’immediata sensazione di freschezza anestetizzando leggermente la zona lesa in bocca, utile anche per contrastare l’alitosi che di solito si può accompagnare a tale problematica.
Generalmente consiglio di applicare dei fitocomplessi e dei composti di tali rimedi per aumentare la sinergia degli attivi
Anonimo
marzo 14, 07:18